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Presentazione progetto
ORIGINAL CLASSIC SONGBOOK:
From Bach to Debussy

La moderna indagine musicologica attorno al jazz delle origini ha spesso riconosciuto cruciale e ricorrente il contributo proveniente dall'immaginario musicale eurocolto.
Più dello Storyville, leggendario e talvolta romanzesco distretto a luci rosse del capoluogo della Louisiana, sono stati l'ambito borghese creolo con il tipico uso del pianoforte in contesto domestico e il substrato metropolitano del quartiere francese gravitante attorno al French Opera House di Bourbon Street, ad influenzare la gestazione dello stile New Orleans e il suo debito nei confronti della tradizione classica.
In particolar modo è riconducibile al melodramma e alla popolarità degli operisti europei (ivi acclamati fino alla chiusura dello storico teatro d'opera nel 1919) il gusto lirico e melodico del jazz nascente.
Non stupiscono i ritrovamenti di depositi di copyright di repertorio inciso su vinile, precedenti le stesse sessioni di registrazione, a testimonianza di una consuetudine creativa tanto vicina alla tradizionale improvvisazione quanto alla scrittura e composizione classica.
Il retaggio eurocolto si riscontra anche nei primi organici delle jazz bands di New Orleans con l'uso ricorrente di strumenti d'ambito classico come il violino, tradizione poi riversatasi nel dixieland di Chicago e Philadelphia e approdata negli anni Venti a New York nell'orchestra di Paul Whitemam, egli stesso violinista ed icona di una delle esperienze più trasversali tra la concezione orchestrale sinfonica, l'orchestra da ballo e i futuri organici di jazz di Fletcher Henderson e Benny Goodman.
Tiger Dixie Band si riferisce espressamente a questa relazione tra jazz afroamericano e musica europea, incuneando pagine celeberrime del repertorio classico nel linguaggio, nell'organico e nella prassi esecutiva del Dixieland attraverso un immaginativo e talvolta irriverente lavoro di interpretazione e arrangiamento.
In un intreccio di motivi e sonorità apparentemente distanti ma legate dal rigore estetico proprio della scrittura, emerge uno scenario capovolto dove lirismo e sostrato ritmico swing sfidano l'ascoltatore con un brillante repertorio che trascorre dall'opera all'operetta senza rinunciare a riferimenti al grande repertorio sinfonico.

TIGER DIXIE BAND
La Tiger Dixie Band si dedica sistematicamente al recupero del Jazz degli “anni ruggenti”, proponendolo con un approccio interpretativo originale ed attuale. Le atmosfere tipiche del New Orleans e del Chicago Style, del Charleston e del Ragtime, sono filologicamente rispettate nel timbro e nello spirito, anche per via dell’utilizzo di alcuni strumenti originali dell’epoca. Il sound generale è però filtrato attraverso le esperienze musicali più moderne dei singoli membri della Tiger Dixie Band, che si fondono sui vari piani dell’esecuzione (dall’arrangiamento all’improvvisazione). Ciò fa sì che il repertorio del gruppo, anche quando questi si muove nel territorio tradizionale, non risulti un prodotto di carattere revivalistico, ma piuttosto espressione della volontà di rendere evidente quanto questo genere musicale non sia invecchiato più dello Swing, del Bebop o dell’inossidabile “corpo” degli standards. Alla base dei vari progetti della Tiger Dixie Band vi è quindi l’idea che la musica di Louis Armstrong, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Bix Beiderbecke e degli altri giganti degli albori del 20° secolo e del primo dopoguerra, ha pari nobiltà delle altre correnti jazzistiche e può essere ulteriormente sviscerata e riproposta ai nostri giorni senza ricadere in stucchevoli operazioni di ripristino conservativo.
La formazione ha all'attivo 6 CD e numerosi progetti/concerti a tema, con i quali ha partecipanto a numerosi festival (Time in jazz Berchidda, Terni in jazz, Barga Jazz, Suoni delle Dolomiti, Ubi Jazz, Veneto Jazz, Garda Jazz Festival, Vicenza Jazz Festival); il progetto "Original Classic Songbook" è stato presentato a Le Cantine dell'Arena (Verona), Laurin Jazz Club (Bolzano) e Zingarò Jazz Club (Faenza).

Formazione
PAOLO TRETTEL tromba
STEFANO MENATO clarinetto
FIORENZO ZENI sax tenore
LUIGI GRATA trombone
ANDREA BOSCHETTI banjo, chitarra, ukulele
RENZO DE ROSSI piano
GIORGIO BEBERI sax basso
CLAUDIO ISCHIA batteria
feat. MATTIA MARTORANO violino

Programma
Toreador (Carmen) - G. Bizet, arr. Renzo De Rossi
Habanera (Carmen) - G. Bizet, arr. Paolo Trettel
Danza delle ore - A. Ponchielli, arr. Renzo De Rossi
Aquarium (Carnevale degli animali) - C. Saint-Saens, arr. Mattia Martorano
Minuetto in G - J. S. Bach, arr. Luigi Grata
Tema del destino - L. Van Beethoven, arr. Mattia Martorano
Inno alla Gioia - L. Van Beethoven, arr. Giorgio Beberi
Overture Gazza Ladra - G. Rossini, arr. Fiorenzo Zeni
Lippen Schweigen - F. Lehar, arr. Luigi Grata
Overture Guglielmo Tell - G. Rossini, arr. Luigi Grata
Wilder Reiter - R. Schumann, arr. Luigi Grata
Primavera - A. Vivaldi, arr. Fiorenzo Zeni
O mio babbino caro - G. Puccini, arr. Mattia Martorano
Golliwog’s Cake Walk - C. Debussy, arr. Emiliano Tamanini
Serenata - P. A. Tosti, arr. Renzo De Rossi
Bourèe / Cantata 147 - J.S. Bach, arr. Andrea Boschetti

VIDEO
Habanera - (G. Bizet arr P. Trettel)
https://www.youtube.com/watch?v=AO8jrR2H4CQ
Minuetto in G - (J.S. Bach arr G. Grata)
https://www.youtube.com/watch?v=kBpB4MrINM4
Danza delle ore - (A. Ponchielli arr. R. De Rossi)
https://www.youtube.com/watch?v=LWzhAaZUb8Y

 
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